1ª categoria - Regione lombare,
massa muscolare della coscia - si tratta dei tagli classici
e migliori in quanto hanno un giusto equilibrio tra quantità
di massa muscolare e contenuto di grassi. |
2ª categoria - Regione costale,
spalla - sono tagli di carne più saporita utilizzata
per bolliti, brasati, stufati e spezzatini. |
3ª categoria - Petto, garretto, coda, collo ,parte addominale, estremità degli arti. |
A livello
Europeo, esiste anche una classificazione sulla base
delle
- conformazione della bestia:
-
E eccellente
-
U ottima
-
R buona
-
O abbastanza buona
-
P mediocre
- ingrassamento della bestia:
-
1 completamente magra
-
2 appena coperta di grasso
-
3 copertura lieve di grasso
-
4 copertura pronunciata di grasso
-
5 molto grassa (carni non destinate al mercato)
Esiste anche una classificazione in base alla
quantità di grasso
presente nella carne:
- Carni venate
, se presentano pochissime venature di grasso
- Carni marmorizzate
o marezzate, se presentano delle
venature più pronunciate
- Carni prezzemolate
, se la presenza di grasso è molto
evidente, talvolta eccessiva
LE CARNI BIANCHE E LE CARNI ROSSE
La carne Bovina
Rappresenta la tipologia più consumata.
A secondo del momento della macellazione, si suddivide in tre categorie:
-
Vitello se la macellazione avviene entro 6 mesi - si tratta
di carne bianca, tenera e presenta una leggera infiltrazione di grasso.
-
Vitellone se la macellazione avviene entro 18 mesi - si tratta
di carne dal colore rosso non molto scuro, abbastanza tenera e con
una media presenza di grasso.
-
Bovino Adulto se la macellazione avviene dopo 18 mesi - si
tratta di carne dal colore rosso scuro, non molto tenera e con buona
presenza di grasso.
*******
Le carni Caprine e Ovine
Si possono distinguere in:
-
Animali da latte se macellati dopo 3-4 settimane e
alimentati solo con latte
-
Agnello se macellati dopo 8-10 settimane con alimentazione
varia
*******
La carne Equina
Rappresenta una carne dall'alto valore nutritivo,
consigliata nella cura dell'anemia.
La particolare abbondanza di zuccheri gli conferisce un sapore dolciastro
e negli animali giovani, le carni sono molto tenere e delicate.
*******
La carne Suina
Rientra nella tipologia delle carni bianche, generalmente
ricca di grasso.
Esistono due gruppi:
- I
suini pesanti allevati per la produzione di prodotti
di salumeria
- I
suini leggeri allevati per la produzione di carne
fresca da consumo, con una quantità di grasso inferiore.
SELVAGGINA
La selvaggina sia dal punto di vista gastronomico che merceologico si definisce
Carne nera.
E'
naturalmente una denominazione puramente teorica, ma aumenta la
percentuale di mioglobina e abbiamo quindi una colorazione particolarmente
intensa di queste carni.
Ai fini dell'abbinamento però
la colorazione ci interessa poco, mentre il fattore organolettico
che ci interessa di più è una intrinseca e forte aromaticità.
Quando si parla di aromaticità non si intende solamente l'aggiunta
di erbe aromatiche ma soprattutto quella che alcuni prodotti hanno
in proprio (come ad esempio i formaggi che vanno valutati come aromaticità
intrinseca anche se non abbiamo aggiunto aromi).
La stessa cosa avviene anche
per alcune carni ed in particolare per la selvaggina, a prescindere
dal fatto che ormai la selvaggina vera ormai non esiste più perché
tutto ciò che noi oggi comperiamo o consumiamo come tale è al 99%
un prodotto di allevamento. Ciò non vuol dire che sia appiattito
con sapori uguali ad altre carni da macello, però indubbiamente
quelle intensità di aromi e strutturali che facevano sì che queste
carni avessero bisogno di settimane di preparazione per la frollatura
e la marinatura, ormai non esistono più. Parlare di animali allo
stato brado, che quindi hanno un tessuto connettivo particolarmente
coriaceo, è qualcosa che sta scomparendo quasi del tutto.
Nell'ambito della selvaggina
è quindi mutato anche il concetto di abbinamento: vini come il Barolo
e l'Amarone si sono alleggeriti e ammorbiditi perché venivano a
mancare proprio questi prodotti dalla grande intensità aromatica,
sono cambiati i vini esattamente come è cambiata la cucina, mangiamo
più leggero, più magro e più rapidamente.
Un po' parallela a quanto avviene tra carni bianche e carni rosse,
parliamo di una distinzione tra
selvaggina
da piuma e selvaggina da pelo.
La selvaggina da piuma è tutto ciò che riguarda la parte ornitologica,
ovvero
fagiano,
quaglia, starna, piccione, anatra,
più una serie di animali definiti avicoli, o avicunicoli,
cioè allevati in cortile, come
oca,
anatra, faraona, pollo (detti pollame), tacchino.
La selvaggina da pelo si trova allo stato brado e comprende
cinghiale,
cervo, daino, lepre, camoscio, capriolo
ma anche in allevamento come
coniglio,
cinghiale
Il
pollame comprende varie categorie:
- gallina, carni dure, cotture lunghe in acqua
- galletto, carni tenere, cotture brevi
- pollo, rosticceria
- cappone, carni grasse, brodi e arrosti
L'allevamento può avvenire in tre forme:
- a terra, gli animali razzolano liberi, le carni sono
consistenti e gustose
- in batteria, gli animali vivono in gabbia, le carni sono
flaccide e grasse
- a sistema misto, gli animali vivono 1 mese in batteria,
poi a terra
L'Abbinamento con il vino
Come
in tutti gli alimenti, anche la carne ha un elemento gustativo predominante
che la contraddistingue. Il suo carattere principale è la
succulenza,
soprattutto indotta, ma troviamo anche una
tendenza dolce che
può essere più o meno forte a secondo del tipo di carne. Altri caratteri
come l'
aromaticità, la
grassezza, la
speziatura,
sono elementi che variano con il condimento o la salsa con cui il
piatto è servito.
La tecnica di
abbinamento
per contrasto (es:AIS,
ci insegna che la succulenza di un cibo deve essere contrapposta
alle percezioni di astringenza del vino, quelle cioè fornite dall'alcol
e dai tannini. Infatti questi, oltre a conferire corpo e struttura
al vino, hanno una funzione disidratante, cioè riducono la salivazione
creando astringenza. Ne consegue che più la carne ha una succulenza
intrinseca o indotta, maggiore dovrà essere l'effetto essiccante
del vino.
Con carni di
pollame,
molto duttili e dal sapore delicato, possiamo accostare un bianco
abbastanza alcolico o un rosso di medio corpo con pochi tannini,
ma se parliamo di
anatra preparata con una salsa importante,
possiamo prendere in considerazione un Pinot Nero, un Syrah o un
Primitivo.
Bianchi ben strutturati come
un Vermentino di Gallura o un buon Frascati Superiore, accompagnano
molto bene un
porcetto sardo o una
porchetta
di Ariccia.
Delle
scaloppine ai funghi
champignon, possono essere gustate con un Marzemino, ma
se i funghi sono porcini possiamo provare con uno Chardonnay con
leggero passaggio in legno, oppure con un Valtellina Superiore Grumella.
Se parliamo di
carne grigliata,
dobbiamo tener presente di una certa tendenza amarognola che il
tipo di cottura comporta, ed ecco che abbiamo bisogno di un vino
rosso fruttato, giovane, fresco e morbido come potrebbe essere un
Chianti, oppure saggiamo un Cirò rosso o un Rosso di Montepulciano.
Perchè poi non provare un
Angus
o un filetto di
carne Argentina con uno Zinfandel?
Un Dolcetto andrà benissimo
con una piatto di
carne cruda battuta, cosparsa di
scaglie di tartufo nero, ma anche con un
coniglio arrosto.
Con carne di
agnello possiamo
abbinare un Aglianico del Vulture o un Montepulciano d'Abruzzo.
Con carni più saporite di
capretto
e
montone, abbiniamo vini più morbidi ma austeri come
un Barbaresco che possiamo provare anche con
selvaggina
che ha un sapore più forte ed una persistenza maggiore. In effetti
possiamo accompagnare un Amarone della Valpolicella ad una preparazione
di carne di
daino in salsa di frutti di bosco.
Nella strutturazione di un abbinamento
con la selvaggina bisogna tener conto in parte della
succulenza
e dell'
aromaticità delle carni, ma soprattutto del tipo di
preparazione che normalmente prevede abbondanti sughi di cottura.
Quindi con la selvaggina scomodiamo
i grandi rossi che hanno un carattere molto
alcolico e
tannico
e una grandissima
PAI (persistenza aromatica intensa), anche
perché questa forte aromaticità intrinseca viene incrementata con
l'aggiunta di chiodi di garofano, ginepro, pepe e altro.